Alla fonte delle parole
Autore:
Andrea Marcolongo
Editore:
Repubblica
Anno:
2020
Traduttore:
Numero Pagina:
55
Ingenuo non è etimologicamente chi è sciocco - "senza sale in zucca", diremmo. [...]
Ingenuo etimologicamente è colui che è nato libero. E che ogni giorno continua a esserlo.
Nell'antichità la parola, che deriva dal sostantivo latino genus, "stirpe", "nascita", indicava chi non era schiavo. Ovvero colui che non doveva chiedere "posso", "permesso", "per favore" - chi aveva diritto di scegliere in virtù di un nome proprio, ché solo gli ingenui avevano diritto di avere nome e cognome, e dunque di esistere, liberi a parole, nella realtà. Non prigionieri di un soprannome che, con quel prefisso sopra-, relega alla condizione di soprammobili da spolverare ogni tanto,
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Andrea Marcolong, Crema 1987
La nostra parola italiana, entrata nel vocabolario nella prima metà del XIV secolo e che ritrova nel francese ingénu e nello spagnolo ingenuo, indica il vivere schietto, franco, sincero, " degno dell'uomo libero" (mentre il senso negativo di "eccessivamente fiducioso" è attestato solo a partire dal 1795).