Il treno si fermò quando la nonna mi aveva già allacciato le scarpe. La vidi sistemarsi il foulard alla belle e meglio e infilarsi in fretta e furia il soprabito. Il nonno Cosimo fece un rutto così forte che anche gli altri passeggeri si fermarono per guardarlo. Si scusò subito con le signore presenti, ma la birra lo aveva sorpreso con quell' effetto. Era ancora mezzo assonnato e barcollava come fosse ubriaco. Più che stanco sembrava contrariato per essersi dovuto sorbire un viaggio infinito senza che nessuno lo avesse interpellato. Solo un ordine, il resto della storia conosciuto. La critica era rivolta a mio padre per il suo atteggiamento autoritario. Di rimando, la nonna si vergognò così tanto di quel suo vaneggiare, che lo rimproverò alla stregua di un bambino capriccioso.