Ore nove e cinquantatré, la madonna compare sulla soglia del suo ufficio. Il Prinivelli è a testa china su una spianata di carta da lucidi dove ha disegnato i progetti di una serie di rivetti, pomoli e viti a registro che sarebbero entrati in produzione di lì a poco. La madonna di nome fa Bazzi Birce, figlia del padrone Bazzi Vinicio, aiutante a tempo perso del genitore e dallo stesso inviata lì per chiedere conto dei disegni. Lui l’aveva già intravista, ma solo un paio di volte poiché la Birce passa in ditta una mezza giornata ogni tanto, tanto per. Lei, lui, mai visto. Tant’è che quando l’Augusto solleva lo sguardo dalle viti a registro, la Birce si blocca e pare al Prinivelli che abbia stortato il naso.