Exitus
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Prima di diventare Valmont, il libertino, Sebastien aveva conosciuto l’amore, e a quello stato, che può essere di grazia o di dannazione, avrebbe immolato se stesso e il suo temperamento fino ad allora fiducioso nella buona indole degli uomini. Ma che cos’era l’amore per lui? Era la necessità del vivere, era ardore e sentimentale astrazione da sé, era donazione che non aspettava ricompense. Non aveva niente a che fare con l’interesse economico e con il patto del mutuo sodalizio di casta, doveva essere libero e non imposto, per elezione e non combinato: il riconoscersi di due giovani, di due indoli, di due ardori, di due corpi che avrebbero saldato la trasfusione di uno nell’altra.
L’amore sarebbe stato sentire e sperare, augurarsi una maturazione delle intemperanze nell’età che padroneggia il mezzo del percorso e discende verso le pianure della vecchiaia.
Grazie alla redazione di 10 righe dai libri per l'accoglienza. Ricambio un cordiale saluto anche ai lettori che consultano il sito nella speranza che le righe tratte da "Exitus" suscitino interesse,
Valmont
Benvenuto Valmont