FRANCESCO PETRARCA
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Dalla profonda tristezza e dal torpore, a cui m’ebbe ridotto il nauseante spettacolo di quanto avviene d’attorno a noi, venne a riscuotermi, o illustre ed inclito Signore, una brevissima e insiem dottissima sentenza tua. Di tutte quante sono le cose buone o cattive che in questo mondo si fanno od accadono, tu dici di sentire ad un tempo e di non sentir meraviglia: e su questa sentenza (ripeto le tue parole) vuoi che da me di così fatte dottrine conoscitore e maestro si proferisca giudizio.Ravviso in essa l’ingegno tuo, di cui ben noto l’acume, e tutta sento la forza del tuo nobile enimma, che molto si assomiglia a quello di Eraclito «nello stesso fiume discendiamo due volte e non discendiamo.» Così tu dici che una medesima cosa ti muove e non ti muove a meraviglia.
Grazie di cuore Staff 10 righe veramente un bel regalo
no Francesca


Ps: sono Francesco...
Grazie di cuore anche alla casa editrice del bel libro incentivo
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