Gelsomino nel paese dei bugiardi
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Gelsomino cercò il padrone di quella vocetta e vide un gatto, o almeno qualcosa che da lontano poteva anche assomigliare a un gatto: era tutto rosso, per cominciare, ma rosso papavero, rosso vernice; aveva tre sole zampe; infine, cosa più straordinaria ancora, era soltanto il contorno di un gatto, come uno di quei pupazzetti che i bambini disegnano sui muri. — Un gatto parlante? — si meravigliò Gelsomino. — Sono un gatto un po' speciale, lo riconosco. Per esempio, so anche leggere e scrivere. Ma dopotutto sono figlio di un gessetto scolastico. — Figlio di chi? — Mi ha disegnato su quel muro una bambina con un pezzo di gesso rubato a scuola. Siccome stava arrivando una guardia, per la fretta di scappare la bimba mi ha fatto solo tre zampe.
Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni (Omegna, 23 ottobre 1920)