Hottanta voglia di raccontarvi... ...la mia vita e altre stronzéte
Autore:
Editore:
Anno:
Numero Pagina:
Incontrare De Curtis era come per un pugile avere Muhammad Alì nell’angolo, non so se rendo. L’attesa durò poco, cinque minuti d’orologio (che non avevo) e mi compare Totò con una vestaglia bordeaux, lo stemma nobiliare ricamato sul taschino, un fazzoletto, tutto profumato di bellezza. «Graziano dice che hai fatto l’avanspettacolo, eh?». «Ssssì, ssì», balbettavo pure io. Mi mise una mano sulla spalla: «Come ti chiami?». Gli dissi che mi chiamavo Lino Zaga; Lino perché è il diminutivo del mio nome Pasquale, e Zaga perché era il diminutivo del cognome Zagaria. E lui subito, perentorio: «Cambialo». Gli chiesi timidamente perché, e mi spiegò, come se fosse una scienza rivelata, che «i diminutivi dei nomi portano bene, i diminutivi dei cognomi portano male».
Grazie
Ciao Giovanni sei nella classifica settimanale di ottobre.
Lino Banfi, nome d'arte di Pasquale Zagarìa (Andria, 9 luglio 1936)