Il castagno dei cento cavalli
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Puntuale come un orologio svizzero, il commissario Patanè alle tre e mezzo era davanti alla Mobile. Indossava una giacca beige un poco più pesante di quella che aveva la mattina, pantaloni marroni e scarpe allacciate con la gomma sotto. L'immancabile cravatta era verde scuro con disegni beige. Con un parka di nylon leggermente imbottito, in tinta con la giacca, era pronto per la salita in montagna. Marta recuperò il fuoristrada del giorno precedente. Stavolta non ci furono intoppi di sorta, dopo mezz'ora erano già sullo sterrato che portava a casa della Boscaiola. Parcheggiarono davanti allo steccato e scesero. Cercando le chiavi della porta blindata, Spanò aveva trovato una copia di quelle della porta d'ingresso. Salirono direttamente al primo piano. La porta della camera in fondo..
Ciao Paolo, sei nella finale di settembre, 10 righe scelte dalla redazione.