Quando il sole scende dal cielo e si nasconde giù, nella crepa della notte, resto seduta sulla stuoia di rafia, scalcio via le gambe di Kayus dei miei piedi e mi appoggio la schiena contro il muro. Da stamattina la testa mi tira i sassi nella mente, sassi che sono domande, però senza risposte. Cosa vuol dire diventare la moglie di un uomo che ha altre due mogli e quattro bambine? E perché lui la vuole, un'altra, che ce ne ha già due? E il papà, perché vuole vendermi a un vecchio e non pensa nemmeno cosa provo io? Perché non mantiene la promessa che gli ha fatto la mamma prima che moriva? Mi strofino il petto, che le domande mi fanno venire male, mi alzo con un sospiro e vado vicino alla finestra. Fuori la luna è rossa, troppo bassa nel cielo, come se Dio si è tolto l'occhio arrabbiato e l'ha buttato dentro il nostro compound.