In quella città dai mille volti il senso ultimo di ogni affermazione sembrava destinato a generare insanabili contraddizioni. È forse per questo che i suoi cittadini apparivano così irremovibili e restii ai compromessi, proprio perché sentivano di vivere sul ciglio di un burrone. Inoltre la città si mostrava come la più potente calamita del pianeta. Da millenni civiltà, popoli, religioni, eserciti si contendevano il controllo delle sue mura, assediandola, conquistandola, perdendola… Un’attrazione oscura, quanto persistente, la rendeva crocevia di gioie e di sofferenze e nessuno sembrava disposto a rinunciarvi. Forse per questo, pensava Hind, si presentava ai cristiani al contempo sede del Paradiso terrestre e ingresso dell’Inferno.