Di sicuro deve esserci una parola di scuse per ciascuno di noi e in qualsiasi situazione. Chiedere perdono ad altri non è altrettanto importante, perché magari ce lo impedisce l’orgoglio; verso noi stessi, invece, dobbiamo sempre averla una parola di conforto. “Sì, l'ho fatto, ma ...” Questo dovremmo sempre riuscire a dire. Se non ci viene di mettere quel “ma” dopo avere riconosciuto le nostre colpe, allora per certi versi siamo perduti. Nel mio caso non c’è “ma” che tenga, però, perché quando ho imboccato quel sentiero per andare da Kentaro a prendere il tè, sapevo benissimo cosa stavo facendo. Ci ero andata consapevole di cosa avrebbe pensato lui di una donna che accettava un simile invito: ai suoi occhi, infatti, ero pronta per essere usata.