... le prime righe...
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Avevo visto una povera capinera chiusa in una gabbia: era timida, triste, malaticcia ci guardava con occhio spaventato; si rifugiava in un angolo della sua gabbia, e allorchè udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde prato o nell' azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lacrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata...eppure i suoi custodi le volevano bene...i bambini si trastullavano con il suo dolore e le pagavano la sua con miche di pane....la povera capinera cercava rassegnarsi...tentava di beccare quelle miche di pane...ma non poteva inghiottire....Dopo due giorni chinò la testa sotto l' ala e l' indomani fu trovata stecchita nella sua prigione. ...era morta...povera capinera! era morta...perché in quel corpicino c' era qualche cosa che non si nutriva soltanto di miglio, e che soffriva qualche cosa oltre la fame e la sete....
(Giovanni Verga - Storia di una capinera)
Sono felicissima, grazie
Cristina
Cristina le tue 10 righe sono le n. 55.555
c'è per te un libro incentivo!
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