“Mmm… ”– disse l'asina–“ora che ti ho conosciuto veramente, voglio che stiamo sempre assieme.”– proseguì–“Pensa, dirò al mio padrone, di farti assumere dal mugnaio. Certo portare sacchi di farina da cento lì tutto il giorno può sembrare difficile, ma vedrai che ti ci abituerai.”
“Hem...” disse Raglio.
“Sì, sì, così col tuo duro lavoro – proseguì l'asina – potrai mantenere i nostri numerosi figli…”
“Hemm...” disse Raglio.
“E se lavorerai sodo con un piccolo prestito trentennale dell’usuraio, pagato girando la ruota al giogo – continuò l'asina rivelandosi così proprio come tale – potremmo anche avere una piccola stalla tutta nostra.”
“Hemmm… – disse Raglio rivelandosi meno somaro di quanto si potrebbe pensare – Sì, sì, non credere che non sarei felice di tutto ciò. Il mio sogno! Ma vedi…