«Koestler ha una sua teoria quanto a questo. Egli crede che ci siano due
piani di esistenza, ch’egli definisce “vie tragique” e “vie triviale”. Solitamente
noi ci muoviamo sul piano della vie triviale, ma talvolta, in momenti d’esaltazione, di pericolo, ecc. ci troviamo trasportati sul piano della vie tragique,
con le sue prospettive cosmiche, al di là d’ogni buon senso. Una delle miserie
della condizione umana è che non possiamo vivere permanentemente né
sull’uno né sull’altro piano, ma oscilliamo tra i due. Quando siamo sul piano
triviale, le realtà dell’altro ci appaiono assurdità, effetto di sovreccitazioni
nervose, eccetera. Quando viviamo sul piano tragico, le gioie e le pene dell’altro non sono che frivolezze, fatuità, piccole miserie.