Manhattan Transfer
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La moglie e le fi glie erano uscite. Fece scaldare un pentolino d’acqua sul fornello a gas. Con le forbici che trovò sul
caminetto si tagliò le lunghe ciocche brune della barba. Poi
cominciò a radersi con cura con il nuovo rasoio di sicurezza
di nichel lucido. In piedi davanti allo specchio macchiato si
passava le dita tremanti sulle guance bianche e morbide. Si
stava tagliando i baffi quando udì un rumore dietro di sé, e
girò la sua faccia liscia come quella di King C. Gillette, una
faccia dal sorriso fi ero di dollari. Le sue due fi glie avevano
gli occhi fuori dalle orbite. «Mamma… è papà…» gridò la
più grande. Sua moglie si lasciò cadere come un sacco di biancheria sporca sulla sedia a dondolo, e si gettò il grembiule sulla testa.
«Ohi, ohi, ohi!» gemeva, dondolandosi.
John Roderigo Dos Passos Chicago, 14 gennaio 1896.