Marina Bellezza
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Erano lontani i tempi di "Cenerentola Rock", morti e sepolti. Adesso era qui, al Principe di Savoia, nel più lussuoso hotel di Milano, indossava un abito di Yves Saint Laurent da quattromila euro e poteva guardare con aria di superiorità le signore impellicciate della City. Era per questo, no? Per questo che aveva combattuto la sua guerra. Per essere più famosa, più bella, più in gamba, e tra poco addirittura più ricca di loro. Per farla pagare a tutti, e specialmente a quelle donne nate nel posto giusto, con la strada spianata, quelle donne che erano l'esatto contrario di sua madre. E non importa da dove uno proviene, importa solo dove riesce ad arrivare. Questo si ripeteva Marina, mentre scuoteva la cenere sul tappeto rosso.
Ciao Enrico le tue 10 righe sono state scelte dalla redazione, sei nella finale di ottobre.