Nessuno può volare
Autore:
Simonetta Agnello Hornby
Editore:
Feltrinelli
Anno:
2017
Numero Pagina:
16
[...] e ripetevamo ai bambini in visita: "Giuliana non può correre". Non ci passò mai per la testa che avesse un difetto o una menomazione, o che fosse meno abile degli altri.
In famiglia usavamo con naturalezza quel genere di espressioni per indicare una forma di "diversità", accennando a un'impossibilità o a una fatica che non erano però sinonimo di inferiorità. Di un cieco si diceva "non vede bene", del claudicante "fa fatica a camminare", dell'obeso "è pesante", dell'invalido "gli manca una gamba", dello sciocco "a volte non capisce", del sordo "con lui bisogna parlare ad alta voce". E si comunicavano soltanto le imperfezioni di cui tener conto nei giochi o nei rapporti sociali.
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