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In nome dei miei

Autore: 

Martin Gray

Editore: 

Rizzoli

Anno: 

1988

Traduttore: 

Francesco Saba Sardi

Numero Pagina: 

185

Vivevamo tra morti e assassini, E tuttavia non volevo morire, Nella baracca, anch'essa circondata da filo spinato, carcere dentro un campo circondato da un campo di concentramento, i suicidi erano frequenti, e ogni notte facevo del mio meglio per impedirli. Perché avevo visto le fosse, i corpi ammucchiati, e sapevo che erano divenuti altrettanti testimoni, che la mia vita avrebbe assorbito la forza di quelle migliaia di voci soffocate dal gas e dalla sabbia gialla, che la mia vendetta sarebbe stata quella di tutti i corpi che i detenuti allineavano in fondo alle fosse, uno accanto all'altro. Sopra due o tre strati di cadaveri, la scavatrice spingeva la sabbia, La mia vita sarebbe stata la vita dei miei, quelle migliaia di corpi che afferravamo con gesto deciso e buttavamo sulle barelle.