Problemi e strutture del mimo a Roma
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Nessun cittadino romano, umile quanto si voglia, avrebbe osato esibirsi a volto scoperto, com'era costume del mimo, in compagnia e nelle funzioni di ambigui cinaedi, donne di costumi corrotti, guitti senza dignità, sfuggiti in qualche modo alla condizione servile o, nella migliore delle ipotesi, emigrati dall'area greco-orientale nella potenza emergente alla ricerca di fortuna. Quei Graeculi, disponibili ad ogni genere di compromesso morale per sopravvivere, erano sopportati con degnazione e disprezzo dai ceti medio-alti e non senza qualche preoccupazione per il contagio, che il loro modello di vita poteva diffondere nella severa Weltanschauung romana. [...] Questo atteggiamento, con rare eccezioni, perdurò almeno per tutta l'epoca repubblicana.
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