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Sogni mancini

Autore: 

Francesca Duranti

Editore: 

Rizzoli

Anno: 

1996

Traduttore: 

Numero Pagina: 

89

Un giorno lui se ne era andato e aveva lasciato il vuoto. E il vuoto era terribile, peggiore di qualunque altra cosa. In un certo senso avevo quasi dimenticato il dolore del distacco da lui, tutta presa dal pensiero della solitudine. La solitudine era diventata una cosa in sé. Non aveva più il volto di Costantino che non c’era. Aveva una maschera tutta sua, terribile. Sembrava un mostro che non sarei mai riuscita a sconfiggere.
In sostanza mi ero convinta che non avrei mai incontrato un uomo da poter
amare.