Se Muss non era un gran chiacchierone, lo era invece Ratto. Sentendosi ormai allegro per le lucenti monete d’oro che gli tintinnavano nella tasca, aveva voglia di attaccare bottone. Rivolse la sua attenzione a Muss a cui stava affiancato. Ma quello non ne voleva sapere. Si limitava a degnarlo di uno sguardo o tutt’al più rispondeva con un mugugno. Un tipo che incuteva timore, ma ormai erano in viaggio assieme. Dopo due o tre tentativi andati a vuoto Ratto sbottò: “Ma insomma Muss, non ti abbiamo ancora sentito dire una parola. Forse il gatto ti ha mangiato la lingua?”
L’occhiataccia che Muss gli rivolse, gelò il sangue a Ratto che tornò a sentirsi la Pulce, come quando lo chiamavano da bambino. Muss aprì la bocca e mostrò un moncone. Non aveva la lingua! Gliela avevano tagliata.