Solo è il coraggio- Giovanni Falcone, il romanzo
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Palermo 1983
E' stato ingenuo da parte sua, credere che il vespaio dentro cui si è cacciato gli portasse via soltanto la gioia; che gli tappasse gli occhi ai piccoli interstizi di felicità garantiti ad ognuno, perfino ai più disgraziati. Il punto è che adesso il discorso è cambiato. Ora Giovanni si rende conto che perfino il dolore non è quello che dovrebbe essere. Perfino le ferite non sono più vere ferite, profonde sanguinanti che squarciano la pelle e che poi, però, un poco alla volta si rimarginano. Sono piuttosto piccole e fastidiose piaghe purulente appena sotto la pelle, lesioni non mortali ma che durano e si perpetuano per l' eternità.
Avrebbe voluto piangere quando Rocco è morto. Esplodere in un pianto torrenziale davanti a quel corpo martoriato, o nella camera ardente..
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