All'inizio dell'estate precedente, il sorgo oltre l'argine appariva stordito, triste e pesante. In mezzo al sorgo schiacciato dai rulli di pietra brillava il profilo della strada che si allungava verso nord. Allora il ponte di pietra non era ancora stato costruito, e il ponticello di legno era esausto, ferito dal rimbombo prolungato di decine di migliaia di piedi e degli zoccoli ferrati dei muli e dei cavalli. L'odore di germoglio verde che emanava dai fusti calpestati e schiacciati era ancora più intenso al mattino, dopo il bagno nella nebbia notturna. Ovunque il sorgo piangeva addolorato. Poco dopo aver udito lo sparo, mio padre, la nonna e molti altri vecchi, donne e bambini furono portati qui dai giapponesi. Il sole era appena spuntato sulle cime dei fusti. Mio padre, la nonna e la gente del villaggio calpestarono ciò che restava del sorgo nel tratto occidentale della strada sulla riva meridionale del fiume.