Spare
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Li citi in giudizio, non smettevo di ripetere all'avvocato. Lui continuava a spiegarmi che avremmo fatto il loro gioco. Erano ansiosi che li citassi, perché in tal caso avrei confermato la relazione, e poi avrebbero potuto fare fuoco e fiamme. Ero pazzo di rabbia. E senso di colpa. Avevo infettato Meg, e sua madre, con il mio contagio, altrimenti noto come la mia vita. Le avevo promesso che l'avrei tenuta al sicuro, e l'avevo già gettata in questo ginepraio. Quando non ero con l'avvocato, ero con il responsabile delle comunicazioni di Kensington Palace, Jason. Era molto intelligente, ma un po' troppo freddo, per i miei gusti, riguardo allo svolgersi di questa crisi. Mi esortò a non fare niente. "Significherebbe solo versare benzina sul fuoco. L'opzione migliore è il silenzio."
Ciao Alessandra, sei nella finale di aprile, 10righe scelte dalla redazione.