Che Padova non era cosa per me c’era voluto poco a capirlo. Sarà stato per quell’umido che mi mortificava i capelli o per le mancanze che avvertivo come un peso sul petto: il sole, l’odore della focaccia a tutte le ore, il blu oltremare di Bari. O per il rumore bianco della mia città lontana. Quel rumore indefinito che è la somma di una lunga serie di suoni, la musica che sale alle finestre...