Appena riesco a tagliare la corda di nylon, mi metto a correre e, diavolo, no, non mi guardo indietro, mi precipito verso le scale, con la catena della bici ancora stretta attorno al polso, schizzando via come non avrei mai creduto possibile, sicuro che ormai sia troppo tardi, che l’uomo nero mi riacchiapperà, brucerà, fotterà e ucciderà come ha fatto con quegli altri ragazzi, non ho ragioni...
Scheda del libro di Robin LaFevers, Il segno del destino, Fanucci Editore, traduzione dall’inglese di Donatella Rizzati.
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