Riguardo al generale, un primo aspetto da considerare è che la sua situazione psicologica era molto difficile. Poche settimane prima del sequestro Moro, il 19 febbraio, era morta la moglie Dora, stroncata da un infarto. Il colpo era stato durissimo e da quel momento aveva preso ad essere afflitto dal senso di colpa, ritenendosi in parte responsabile di quella morte. Soprattutto negli ultimi anni, in seguito ad incarichi che lo avevano sempre più elevato a bersaglio di possibili attentati, riteneva di aver sottoposto la moglie ad ansie ed angosce costanti, Il pericolo in effetti era stato davvero concreto. Patrizio Peci, il capo della colonna torinese delle Br, rivelò che erano stati progettati almeno due tentativi di assassinarlo; il primo, nel 1976, ad una riunione del Lyons..