Chi comanda Milano
Milano, 25 giugno 2012. L’appuntamento è in zona Sud. Dopo ventidue anni di attesa, l’ecomostro del Parco agricolo inizia finalmente ad essere demolito. La struttura in cemento armato era destinata a diventare un mega albergo destinato ad accogliere i turisti di Italia ’90, ma l’opera è rimasta incompiuta. Un monumento al degrado divenuto, per oltre due decenni, parte del paesaggio di via Fantoli. A occuparsi della demolizione dell’immobile – dopo una serrata trattativa con il Comune – è la Beni Stabili, società proprietaria della struttura, cui toccherà anche il ripristino a verde dell’area – circa 260mila metri quadrati in località Cascina Grande, zona Monluè – che sarà poi ceduta definitivamente all’amministrazione comunale. Ma nulla di tutto questo è gratis. In cambio, per la società arriverà dal Comune la variazione di destinazione d’uso – da pubblico a privato – di due palazzi in centro chiamati Torri Garibaldi. Volumetrie barattate sulla pelle di una città divenuta terreno di gioco di interessi diversi, ma che dal declino della Milano industriale hanno tutti il medesimo colore: quello del cemento. Un business divenuto sistema, che nell’operazione Expo ha la sua sublimazione. Leggi le prime 31 pagine del libro
Primi capitoli del libro di:
Alessia Candito, Chi comanda Milano, Castelvecchi editore, 28 febbraio 2013.
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