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Il quaderno canguro

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Sarebbe dovuta essere una mattina come le altre. Stavo mangiucchiando una fetta di pane a cassetta ben to- stata, spalmata con uno spesso strato di paté di fegato e sedano. Tenevo il gomito appoggiato su un angolo del giornale aperto e il busto un po’ inclinato verso destra. Gli occhi saltavano rapidi da un titolo all’altro, mentre sorseggiavo un caffè nero molto forte. Ho messo in bocca tre pomodorini e li ho schiac- ciati sotto i denti, pare siano un vero toccasana per la salute.
D’un tratto avverto uno strano formicolio all’altezza degli stinchi. Mi risvolto i pantaloni del pigiama e provo a grattarmi. Una sottile membrana viene via poco a poco, poteva mai essere sporcizia? Alzo verso la luce quella specie di pellicola e mi accorgo che non lo era, né tanto meno si trattava di pelle. Era ruvida, assomigliava a una radice secca e fibrosa. I peli delle mie gambe? Leggi le prime 28 pagine pdf del libro
Titolo dell’opera originale: Kangarū nōto カンガルー・ノート

Primi capitoli del libro di: 

Abe Kōbō, Il quaderno canguro, traduzione dal giapponese di Gianluca Coci, Atmosphere libri, 17 novembre 2016