La montagna rossa
Petrus Eriksson si asciugò il viso con il dorso della mano, lasciando una scia di sangue sulla guancia mal rasata. Le viscere rossastre si confondevano nel liquido che scorreva formando un rivolo informe, rigonfio. Quella colata puzzolente, simile a un serpente putrefatto, sembrava seguirlo. Assurdo. Disumano. Finalmente scomparve, cancellata dalle pesanti gocce di pioggia che la colpivano. La pioggia lo faceva impazzire. Immerse di nuovo le mani nelle viscere e gridò rivolto al cielo. Quel diluvio che durava incessantemente da giorni si prendeva gioco di lui. Così non si poteva continuare. Per l’ennesima volta fu
sopraffatto dalla rabbia. Le mani stanche aprirono un varco tra le costole e scesero fino al bacino, ma la pelle dell’animale continuava a opporre resistenza. Come una tortura, la pioggia torrenziale lo colpiva violentemente sulla testa, gli scuoteva le spalle. Da troppo tempo macerava in quegli abiti che non lo proteggevano più. A furia di sfregare contro la pelle, le cuciture avevano scavato delle piaghe. Petrus inveì, rantolando a ogni sforzo che gli permetteva di penetrare più a fondo nella carcassa. Leggi le prime 45 pagine pdf del libro
Primi capitoli del libro di:
Olivier Truc, La montagna rossa, Marsilio Editori, traduzione di Raffaella Fontana, febbraio 2018.
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