Prefazione di Luca Momblano
È  finita come è iniziata. Con un trofeo. Sembra tutto scontato, ma la stagione 2015/16 è la stagione perfetta più imperfetta della storia della Juventus. Per questo motivo ognuno la racconterebbe in maniera diversa, nonostante i capisaldi siano condivisi: il gol di Cuadrado nel derby d’andata, la vittoria di Manchester in Champions con una rete decisiva da riguardare cento e più volte e poi la bizzarra sconfitta di Siviglia, quindi Monaco di Baviera e Juventus-Napoli.
Tra coloro che sono avvezzi storicamente al raccontare le gesta bianconere, anche attraverso la micro-narrazione quotidiana consentita dai social-network (sovente più funzionale al calcio, che adesso è così e un minuto dopo può già essere tutto diverso) c’è un tizio noto al pubblico come Roberto Savino. Chi sia in realtà, per chi scrive, non è dato sapere. Anzi, non è proprio rilevante. In contesti aggregativi quale è la Juventus, quando ci si incontra talvolta per caso talvolta per “giocare” su un episodio o un amarcord, nel 2016 è la normalità. Leggi le prime 25 pagine pdf del libro