Vita di scorta
1984 Quel pomeriggio di giugno davanti al nostro palazzo della periferia di Skopje io, Srebra e Roza giocavamo a un gioco completamente nuovo: la premonizione del destino. Con un gessetto bianco, sul cemento rovente della discesa che portava ai garage degli inquilini, disegnavamo dei quadrati e dentro vi scrivevamo il numero corrispondente all’età che avevamo scelto per sposarci. Non avevamo nessun dubbio sul fatto che stessimo attirando l’attenzione di tutti i passanti, specialmente quella degli inquilini; ci conoscevano molto bene e se ne stavano seduti sui balconi oppure in piedi davanti alle finestre aperte del palazzo: io e mia sorella eravamo gemelle, gemelle siamesi con le teste attaccate, unite all’altezza delle tempie, subito sotto il mio orecchio sinistro e quello suo destro. Leggi le prime 56 pagine pdf del libro
Primi capitoli del libro di:
Lidija Dimkovska, Vita di scorta, traduzione dal macedone di Mariangela Biancofiore, Atmosphere libri, 25 gennaio 2017
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