Vita privata di una nazione
Nonostante fossi solo un bambino, mi sentivo davvero abbattuto. Il nonno mi raccontò quella strana storia. Eravamo in piedi, uno accanto all’altro, davanti a una nave da guerra di un paese lontano attraccata alla riva del fiume. Il vento autunnale delle prime ore della sera era gelido.
Nelle profondità del mare, un piccolo uovo si ruppe e ne uscì un pesce gigantesco. Non si riusciva a capire quante migliaia di
metri fosse lungo. “Migliaia di metri” era una misura che riuscivo a malapena a capire.
«Più grande di quella nave?»
«Una sola scaglia era grande così».
Solo allora il gigantesco pesce divenne per davvero “il gigantesco pesce”. Con i bambini funziona così, se gli si disegna una
qualsiasi cosa in testa, quella diviene all’istante realtà. Per questo non va bene usare immagini sconsiderate con i bambini.
«Il pesce diventò un uccello».
Era un uccello gigantesco. Non si riusciva a capire quante migliaia di metri fosse grande, proprio perché solo una delle sue
piume era grande quanto la nave da guerra che stavo guardando.
Questo uccello, librandosi alto nel cielo, scuotendo i mari, volava fino alla fine del mondo. Leggi le prime 28 pagine pdf del libro
Titolo dell’opera originale: 국가의 사생활
Primi capitoli del libro di:
Lee Eung-Jun, Vita privata di una nazione, traduzione dal coreano di Mary Lou Emberti Gialloreti, Atmosphere libri, 10 novembre 2016
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