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Il carezzevole

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Prologo
Il dolore era ovunque. Dolore, colore. Il bianco ghiaccio della lama, il rosso vivo del ferro incandescente, il giallo sporco dell’elettricità, il marrone ossidato delle pinze, il blu della frusta, il rosa del cuneo di legno… Lui aveva detto che i colori non si dovevano mai mischiare, sarebbe stato un pasticcio.
Ormai l’angoscia era quasi passata, lasciando il posto a una sorta di ansiosa curiosità: quale colore stavolta?
Rimase in attesa. Era la parte peggiore perché anche la durata delle pause variava. A volte mezz’ora, a volte il doppio e in un’occasione, era sembrato, un intero giorno. Non poteva saperlo con certezza, perché non aveva modo di misurare il tempo, se non contando incessantemente, lentamente, dal momento in cui Lui diceva “adesso basta”, e il dolore cominciava a fluire fuori dal suo corpo. Contava e aspettava. Come una fidanzata a un appuntamento. Il dolore li univa più dell’amore, questo Lui l’aveva spiegato fin dall’inizio. Era vero.
L’assenza di colori era terribile. [...] primi 2 capitoli del libro 

Finalista Premio Roma 2010 - sezione Narrativa italiana

booktrailer (You Tube) - recensione (Stefano Donno) - recensione  (Corpifreddi.blogspot.com)

Primi capitoli del libro di: 

Massimo Lugli, Il carezzevole Newton Compton, febbraio 2010