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Le stelle danzanti - Il romanzo dell'impresa fiumana

Autore: 
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Anno: 

Trieste, 4 novembre 1918.
«Siamo entrati in piazza Grande, allora – disse Marco – e c’erano bandiere dappertutto, e la banda… la gente sembrava impazzita».
«E perché noi no? Lo dovevi vedere, il bergamasco: piangeva come mia madre quando sono partito per il fronte».
«È che non riuscivo a credere di aver avuto tanta sfortuna: ma ti pare giusto? L’eroe del Grappa che deve sfilare sopportando
il gomito appuntito di un terrone piantato nelle costole! Mi ha fatto perdere tre volte il passo, ’sta bestia, per rubare i fiori che le ragazze mi lanciavano».
Daria se li guardava felice come una Pasqua. Erano tre mesi che buttava sudore e pus in quell’ospedale, e da tre mesi non aveva più avuto loro notizie. Era stata ferita mentre cercava di rimediare delle pezze pulite all’ospedale da campo, perché di bende non ce n’erano più: un proiettile d’artiglieria era esploso sulla tenda della sanità proprio mentre lei tornava correndo verso il Col Fagheron, e un paletto le si era conficcato nella spalla come un giavellotto (meritando un trafiletto sulla rubrica Strano ma vero della «Domenica del Corriere»). [...] prime 32 pagine del libro

ISBN 978-88-8427-175-4

Finalista Premio Letterario "Città di Siderno" 2010 - sezione narrativa

recensione (Giancarlo De Cataldo) -  intervista (Video)  blog dell'autore (Gabriele Marconi)

In copertina:
Giovanni Cividini, Primo piano di Gabriele d’Annunzio, 1917, Collezione Malandrini, Archivi Alinari Firenze

Primi capitoli del libro di: 

Gabriele Marconi, Le stelle danzanti - Il romanzo dell'impresa fiumana, Vallecchi, aprile 2009

Ritratto di Gabriele Marconi

PROSSIME TAPPE DELL'INTERMINABLE TOUR delle Stelle danzanti: 30 Ottobre Biella - 5 Novembre Cerveteri (Rm) - 12 Novembre Como - 20 Novembre Casalpalocco (Rm) - 27 Novembre Latina
Chi è interessato può trovare nella bacheca del gruppo su facebook gli appuntamenti... http://www.facebook.com/profile.php?id=1575693850#!/group.php?gid=724601...

Ritratto di Cristina Fanni

Seduto sul letto, con le spalle appoggiate alla testiera, Giulio si accese una sigaretta che trovò amarissima e che spense dopo due tirate. Sentendo il saporaccio in bocca, per contrasto venne colpito a tradimento dal ricordo delle labbra dolcissime di Daria..."scottavano come se avesse avuto la febbre..." anche se quello sulle scale di casa Declich non si poteva certo definire un bacio vero. Scuotendo la testa si alzò ad aprire gli scuri, e perdendo lo sguardo nel mare che cominciava a colorarsi dei primi raggi dell'alba penso a Lilì, che in quell'acqua aveva trovato il suo destino..."propio come una ninfa..." allora si chiese se è possibile sentire due buchi in un solo cuore; poi con un sospiro grosso, si stropicciò gli occhi e si rispose da solo:. Sentendolo parlare, Mirella aprì gli occhi:. Giulio tornò a letto e le baciò un seno che spuntava dal lenzuolo: rispose senza mentire, mentre il capezzolo di lei, di nuovo turgido, gli toglieva dalle labbra i sapori e dalla mente i ricordi. Poi, il boato delle cannonate.