La sala d’attesa della stazione era quasi deserta. Gli unici suoni che si udivano erano il ronzio sommesso dei generatori proveniente da qualche parte in lontananza e il rombo intermittente della vibrazione generata dal decollo di una nave spaziale da un porto nelle vicinanze. Attraverso le gigantesche vetrate era possibile scorgere, ogni tanto, un convoglio che lentamente raggiungeva la posizione di curvatura, mentre il sole scintillava sul suo carapace metallico.
L’unico individuo nella sala d’attesa sedeva immobile e contemplava le navi e le stelle nello spazio oscuro al di là delle vetrate. Era un uomo anziano con ciocche di capelli grigi, di corporatura e altezza media: tutto sommato una persona di cui non ci si sarebbe ricordati, incontrandola. Anche il suo nome era comune e c’erano pochissime tracce non eliminabili dai registri della stazione, se fosse insorta una situazione per cui fosse stato necessario cancellarle.
Si udì un debole suono di passi lenti, di qualcuno che stava arrivando dall’altro lato della sala e si stava avvicinando con aria indifferente.
Una voce dietro di lui, di un uomo molto più giovane, disse: “Grazie per avermi incontrato”. [...] prime 24 pagine del libro

ISBN: 9788863551563