Il mondo capovolto
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Il cadavere del re, con la testa tra le gambe, venne riposto in una semplice bara di legno (di quelle generalmente usate per i poveri che non potevano permettersi niente di lussuoso da vivi, figuriamoci da morti). Mentre la folla si allontanava dalla piazza della ghigliottina, la bara di Luigi XVI fu trasportata in un cimitero lì vicino. Venne calata in una fossa larga profonda metri e ricoperta di calce viva. Per secoli, ogni volta che un re moriva, si era gridato - il re è morto, viva il re - Si voleva dire che il corpo del sovrano era mortale ma la monarchia era immortale: morto un re se ne faceva un altro. Ma il 21 gennaio 1793, a Parigi, nessuno fu disposto a gridare quella frase. Con l'ultimo re sembrava morta la monarchia.
Sergio Luzzato, nato a Genova nel 1963, docente di Storia Moderna all'università di Macerata
Ciao Claudio sei nella finale di febbraio 10righe scelte dalla redazione.