Accanto a lei, di profilo rispetto al vetro appannato, c’è il volto deciso della conducente. Sul sedile posteriore si agita un coso morto che brontolando comincia a respirare. L’automobile fugge attraverso gli svincoli e lo spazio delimitato dall’autostrada è lo spazio che lei ha dentro: l’arena di combattimento, la terra desolata, la sede della guerra civile chiusa tra le costole. Batte il...