Non c'era fine al dolore al quale un essere umano poteva essere condannato, Cate ne restava sempre sconvolta, quando era chiamata a esserne testimone. Non c'era un fondo da raggiungere e in cui bagnarsi infine di misericordia, una profondità solida e definitiva da toccare con mano per darsi la spinta a risalire. Si continuava a sprofondare, e le macerie della speranza cadevano addosso fino a seppellire ciò che restava. Andrew dormiva un sonno chimico, compassionevole, che Flora gli aveva indotto con la pena di una madre. Non aveva mai smesso di tenergli la mano, mentre Cate lo medicava. Era arrivata anche Lousia, gli occhi velati di lacrime. Lo avevano spostato in una stanza dove suo padre non lo avrebbe trovato. Le pieghe sarebbero guarite, a poco a poco, ma l'anima? E il cuore?