La Rosa Profonda
Autore:
Jorge Luis Borges
Editore:
Adelphi
Anno:
2013
Traduttore:
Tommaso Scarano
Numero Pagina:
75
La luna ignora che è tranquilla e chiara,
nemmeno sa di essere la luna;
la sabbia ,d'esser sabbia. Non v'è cosa
che sappia singolare la sua forma.
Le pedine d'avorio sono estranee
all'astratta scacchiera, come la mano
che le muove. Forse il destino umano
di brevi gioie e lunghe sofferenze
è strumento di un Altro. Lo ignoriamo;
e dargli nome Dio non c'è d' aiuto.
Anche il timore e il dubbio sono vani
e la tronca preghiera che iniziamo.
Quale arco avrà scagliato questa freccia
che sono? Quale vetta è la sua meta?
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Grazie Cristina ,per la tua gentilezza squisita,bentornata, Auguri di un Felice Anno , ricco di speranza e serenità, naty
ciao Natalina come vincitrice della settimana scorsa devo scegliere delle righe che mi siano piaciute e ho scelto le tue