Ricordare. C’è quello che si sa e quello che si pensa sia accaduto. Ma quello che si sa non sempre è anche ciò che si ricorda. Il tempo confonde ogni cosa; gli anni si fondono insieme. Gli avvenimenti che dovrebbero essere importanti, pietre miliari che segnano il cammino di ciascuno, le decisioni che hanno impresso agli eventi una svolta piuttosto che un’altra, quelle si dimenticano. I ricordi affiorano come tante isolette in un paesaggio confuso e irregolare, come le sporgenze lasciate da una nevicata abbondante: il palo telegrafico, le gobbe dei macchinari della fattoria e dei muri sotterrati dalla neve.